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Panthakù.com: tra partecipazione attiva e innovazione sociale

Scambio di buone prassi tra le città di Salerno e Bologna. Nuovi progetti per Salerno all'insegna dell'inclusione.

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Panthakù.com: tra partecipazione attiva e innovazione sociale – Scambio di buone prassi tra le città di Salerno e Bologna”. E’ questo il tema dell’incontro che si è tenuto sabato 2 marzo al Comune di Salerno al quale hanno partecipato Antonella Spadafora, responsabile Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini Campania e project manager di Panthakù.com, Simona Rotondi, vice coordinatrice attività istituzionali Impresa sociale Con i Bambini, l’assessore alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune di Salerno Paola De RobertoErika Capasso, delegata alla riforma dei Quartieri, Politiche per il Terzo settore e Bilancio Partecipativo per il Comune di Bologna, Domenico Credendino, presidente Fondazione Carisal.

L’evento, organizzato da Ai.Bi. Amici dei Bambini e da Fondazione Carisal, aveva come obiettivo quello di raccontare alla cittadinanza il percorso del bilancio partecipativo avviato per la prima volta dal Comune di Bologna e coordinato dalla Fondazione Innovazione Urbana, nell’ambito dei Laboratori di Quartiere, ed è stato l’input per dare avvio a un percorso di sperimentazione nel quartiere Calcedonia-Irno di Salerno all’interno del progetto Panthakù.com, con capofila Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Tutti i cittadini, adulti e minori, saranno invitati a segnalare idee, votare e co-progettare attività, laboratori, eventi per il proprio quartiere, con un focus espressamente dedicato ai minori. Gli eventi e le idee che risulteranno più votati verranno finanziati e realizzati con un budget apposito messo a disposizione dal progetto, fino a un massimo di diecimila euro.

La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Calcedonia, Annamaria Martulano,  ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra la scuola, la famiglia e gli altri soggetti della comunità educante per il contrasto della povertà educativa minorile: “Siamo la testimonianza del cambiamento avvenuto sul territorio. La nostra scuola è diventata una agorà in cui si sono riversate le energie positive provenienti dal territorio. Si è creata una osmosi e un continuo scambio anche grazie alla collaborazione dei genitori, che, grazie all’iniziativa della Banca delle abilità, hanno messo a disposizione le loro competenze. La scuola è l’agenzia educativa per eccellenza, ma da sola non può raggiungere tutti i risultati che invece potrebbe ottenere con l’aiuto di altri soggetti determinanti”.